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martedì 19 febbraio 2013

ROADSHOW GERUSALEMME


Martedì grasso…c’era stato l’invito a partecipare alla cena per il Capodanno cinese. Fino all’ultimo avevo sperato di coinvolgere qualche amico a venire ma invano.

Ed ecco all’arrivo in agenzia un invito di quelli che stuzzicano e, allo stesso tempo, fanno venire sia l’acquolina in bocca...”Verresti con me al roadshow Gerusalemme, Cristina ha annullato e non mi va di andarci da sola” mi dice Valeria e, avendo paura di un mio rifiuto aggiunge, gettando l’esca fatale: “seguirà una cena presentata dallo chef Kumalè!”
“Obbedisco”, dico  parafrasando il famoso condottiero.
“Allora appuntamento in via Sant’Anselmo, 4 alle 18.50, munisciti di biglietti da visita che ci sarà pure un’estrazione con ricchi premi e cotillon!”
Siccome 35 anni di ristorazione non sono acqua, il nostro eroe passò tutto il pomeriggio fantasticando sulle prelibatezze che avrebbe gustato, sulle bellezze di Gerusalemme che avrebbe visto e sulla piacevole serata alla scoperta della sua algida collega Valeria.
Arrivata l’ora fatidica si pone il primo problema della serata: siccome l’appuntamento era presso il ristorante di cucina ebraica kasher Alef,  era capire se la lettera ebraica che appariva sulle vetrine del locale fosse effettivamente quella, anche perché nessuna porta corrispondeva al numero civico indicato. Fortunatamente il dilemma venne risolto dall’arrivo della mia accompagnatrice che, fresca del suo corso di ebraico moderno, con sicurezza disse: “Sì, il locale è questo!!” Appena pronunciate queste parole, da ogni angolo oscuro della via si materializzarono figure  di persone semi congelate e in preda allo sconforto che da ore vagavano in cerca del locale Alef e, che come me, digiuni dell’ebraico, avevano bussato ad ogni bar, taverna, ristorante, locanda e hotel della via…
Così fu che la sala adibita al roadshow, fino a quel momento vuota e desolata, si riempì di un pubblico vociante e allegro, pronto a godersi una serata di bagordi, ma soprattutto felice che l’invito non fosse un tragico scherzo carnevalesco.
Dopo la visione di un interessantissimo filmato su Gerusalemme e una presentazione svolta dalle autorità israeliane presenti, giunge il primo dei due avvenimenti tanto attesi dal pubblico presente: l’estrazione di un soggiorno in uno dei più prestigiosi hotel di Gerusalemme.
L’attesa era tanta, ma siccome chi scrive sa che la fortuna è cieca, ma anche che la sfortuna ci vede benissimo, aspettava con ansia che il suo biglietto venisse estratto. Tanto per creare un po’ di suspense chi venne estratto per primo non si trovava più tra il pubblico e a furor di popolo l’estrazione venne ripetuta…la fatal mano acchiappò un biglietto da visita color crema di fava… lo stesso mio!! Alla mia veneranda età certe emozioni possono essere fatali soprattutto quando alla lettura del vincitore il nome scandito fu: “Valeria Vergnano!”
Il peggio fu far buon viso e cattiva sorte, rallegrandomi con finta allegria con la mia collega e maledicendo il fatto che la sorte mi avesse solo sfiorato!
Digerita la cocente delusione ci apprestiamo a gustare la deliziosa cenetta, stuzzicato dai deliziosi profumini che uscivano dalla cucina adiacente…
“Ora sarà servita la cena, curata dallo chef Kumalè!” Da buon gastronomo odio il self-service, soprattutto quando non c’è neanche un posto a sedere ma a caval donato…Valeria ed io riusciamo a strappare un angolino sul limite estremo del bancone dove facevano bella vista succulenti e appetitosi piatti della tradizione culinaria ebraica. La ragazza, alla quale l’inaspettata vincita  aveva provocato un appetito insaziabile, fece veramente onore alla cucina con grande gioia dello scrivente a cui l’invidia aveva fatto l’effetto opposto…liberatosi poi  un tavolino conclusero la serata tra dolciumi mediorientali e ciance in libertà.
Giunto a casa, raccontando la serata alla famiglia mentì spudoratamente dicendo loro: “per fortuna non ho vinto, pensate non avrei saputo chi portare tra voi tre, ma soprattutto il costo del biglietto aereo…e lì sparò un prezzo allucinante, confidando nell’assoluta ignoranza dei suoi famigliari sulle tariffe aeree e strappando loro un “Che fortuna, meno male che non hai vinto!!”

mercoledì 16 novembre 2011

PELLEGRINAGGIO NELLA TERRA DELLA BIBBIA

20-27 OTTOBRE 2011

Gerusalemme - Muro occidentale
 La Terra Santa ci accoglie con un clima di fine estate, che piacevole sensazione questo caldo abbraccio al nostro arrivo! Abbiamo affrontato una lunga giornata di viaggio (soprattutto per chi è partito da Bardonecchia!) e il tramonto su Gerusalemme visto dal Monte Scopus è un vero regalo e segno di buon auspicio per i giorni a venire.
La città santa è gremita di gente, durante le visite ci rendiamo conto dei tanti turisti presenti e degli abitanti che continuano le loro faccende quotidiane, Gerusalemme è di tutti e nessuno si sente straniero né di troppo. Questa sensazione di trovarsi in un luogo davvero  multi culturale si rende ancora più evidente il venerdì quando, insieme a cristiani di altre nazioni, riviviamo la via Crucis pregando lungo la Via Dolorosa fino al Santo Sepolcro. Qui possiamo assistere alle preghiere e processioni dei religiosi dei diversi riti presenti nella Basilica che è un po’ la “casa” di tutti, o almeno, dovrebbe esserlo. Il condizionale è d’obbligo perché è purtroppo evidente la difficoltà di convivenza tra i cristiani di diverso rito!

Beatitudini sul Lago di Tiberiade
Lasciata Gerusalemme, proseguiamo per Nazareth, luogo dell’Annunciazione,  sulle sponde del Lago di Tiberiade, scenario dei più importanti discorsi e miracoli di Gesù, al Monte Tabor, dove Cristo risorto apparve trasfigurato davanti a Pietro, Giacomo e Giovanni. In tutti questi luoghi riviviamo intensamente i racconti degli evangelisti.
 Il nostro pellegrinaggio si conclude al Monte Carmelo, collocato in una posizione dominante Haifa e il suo mare, il santuario è celebre per la presenza della grotta del profeta Elia e per essere luogo in cui ebbe origine l’ordine dei Carmelitani il cui fondatore, Simone Stock, ricevette dalla Madonna durante ad un’apparizione, il celebre scapolare.

La settimana scorre veloce in un’atmosfera di amicizia e condivisione che rende ancora più bello il nostro viaggio.

Rientriamo a Milano con quella luce ci ha accompagnati per una settimana, con quella Luce che rimarrà dentro di noi.

giovedì 24 marzo 2011

Ricordi di viaggio: Pellegrinaggio nella Terra della Bibbia


Nella Terra della Bibbia

Israele e Territori Palestinesi 7-14 marzo 2011

Si parte per un viaggio con la speranza di arrivare a destinazione e trovare il cielo sereno e un tiepido sole che illumini le bellezze del posto che stiamo per visitare.
Arrivati a Nazareth ci siamo resi conto che le nostre aspettative non sarebbero state soddisfatte! Marzo è arrivato in Israele con un cielo carico di nuvole e un’aria ancora invernale…
Di certo il primo impatto non è stato dei migliori, non fa mai piacere dover aprire l’ombrello quando si è in viaggio e il clima può davvero cambiare il nostro umore e la nostra predisposizione in ciò che stiamo vivendo..
Eppure, dopo un primo momento di sconforto, ho provato a cambiare sguardo… ad osservare con altri occhi il paesaggio che avevo davanti e ho scoperto che la pioggia può regalare alle città un fascino non meno accattivante di quello sa dare il sole.
Tutto questo l’ho visto anche pensando al periodo nel quale abbiamo intrapreso il nostro viaggio.
Il pellegrinaggio in Terra Santa si è svolto infatti all’inizio della Quaresima, periodo in cui la Chiesa invita alla conversione, alla riflessione, al pentimento. In un certo senso ci viene chiesto di rivedere la nostra vita sotto un’altra luce; di rivalutare le nostre scelte, i nostri atteggiamenti, di prendere coscienza delle nostre fragilità, dei nostri errori.
Così, visitando i luoghi in cui Gesù è nato e vissuto, ho potuto davvero fare questo cammino sui suoi passi e dentro la mia vita; il cielo grigio non era più ciò che mi impediva di godere delle bellezze di questa terra, era al contrario ciò che mi consentiva di sentire ancora più intensamente quello che lì è avvenuto duemila anni fa e che oggi si riflette nella mia vita…
Una vita in cui il cielo è a volte grigio, ma sofferenze e preoccupazioni vengono portate via dalla pioggia …e rifiorisce la speranza.

mercoledì 20 ottobre 2010

ROMA APPROFONDISCE IL TEMA SUI CRISTIANI DEL MEDIO ORIENTE CON UN’INIZIATIVA DELLA CUSTODIA DI TERRA SANTA

Sguardi sui cristiani del Medio Oriente è un’iniziativa promossa dalla Custodia di Terra Santa e delle Edizioni Terra Santa in collaborazione con Azione Cattolica Italiana e Fiac – Forum Internazionale di Azione Cattolica, in occasione dell’Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente.
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Dal 10 al 24 ottobre 2010, a Roma, presso la sala Pio X sarà aperto uno spazio di approfondimento e di dibattito grazie a incontri pomeridiani con padri sinodali, scrittori, giornalisti ed esperti, con l’obiettivo di esplorare le tematiche e i problemi dei cristiani e dei cattolici del Medio Oriente. Un’occasione privilegiata per conoscere più da vicino una realtà affascinante e complessa e per capire meglio l’oggi, e anche il domani, di un’area geografica e culturale di importanza cruciale per il mondo intero.
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Durante l’intero periodo, sempre presso la sala Pio X, sarà visitabile la mostra multimediale “Abana – Padre nostro. Sguardi sui cristiani del Medio Oriente”. La mostra si configura come un’esposizione composta da testi, video e reportage fotografici. Comprende una sezione generale, che affronta in modo complessivo la situazione dei cristiani in Medio Oriente, e tre sezioni di approfondimento, dedicate a tre aree emblematiche della regione: il cuore della Terra Santa (Israele e Territori Palestinesi), la Penisola Arabica e l’Iran. I reportage sono del fotografo Fabio Proverbio.
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L’iniziativa è promossa dalle Edizioni Terra Santa, da Pax Christi e dal Centro Helder Camara. Ha il patrocinio della Custodia di Terra Santa e il sostegno di Azione Cattolica Italiana.
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http://sguardisulsinodo.altervista.org
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martedì 19 ottobre 2010

IL TURISMO RELIGIOSO E’ IN BUONA SALUTE

Il turismo religioso resta comunque in buona salute, stando ai dati ufficiali, ma anche alle testimonianze raccolte da alcuni operatori del settore.
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L'andamento delle vendite di pellegrinaggi e del turismo religioso, ad oggi complessivamente risulta migliore del 2009, con un incremento del 20% circa. Anche per l'autunno appena iniziato, in generale il trend di vendite è abbastanza positivo.

La crisi ha interessato solo minimamente questo settore, che presenta motivazioni di viaggio molto forti. Pur in un anno difficile, dove la crisi ha influito in termini di costo del servizio, l'Orp sta registrando numeri superiori rispetto a quelli del 2009 in merito al numero di partecipanti, e segnali positivi ci sono anche per i prossimi mesi.

Il panorama del cosiddetto religioso, ha per sua natura una motivazionalità diversa e registra una complessiva tenuta rispetto ai numeri del 2009. In particolare si ricorda l'aumento dei pellegrini verso la Terra Santa e più compiutamente in tutte quelle aree del Medioriente in genere caratterizzate da itinerari religioso-culturali.
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lunedì 18 ottobre 2010

IL RAPPORTO STRETTO TRA SANTUARIO E PELLEGRINAGGIO: DA ROMA, SANTIAGO DI COMPOSTELA AD OGGI, I LUOGHI SACRI CHE NON TRAMONTERANNO MAI

La ricerca di senso e di purificazione interiore ha spinto l’uomo, fin dai tempi remoti, a viaggiare come pellegrino verso un luogo ritenuto sacro, attraverso sentieri spesso colmi di insidie e pericoli.
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Il pellegrinaggio rivestiva a volte un significato penitenziale per le colpe commesse, oppure veniva intrapreso per ottenere qualche beneficio materiale per se stessi o per i familiari, come la guarigione da una malattia.
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In tutte le religioni, l’interlocutore del viandante era la divinità stessa nel luogo ad essa consacrato. Il pellegrino cristiano dei primi secoli invocava il benessere del corpo o dell’anima direttamente a Cristo oppure ai suoi intercessori per eccellenza: la Madonna e gli apostoli che lo avevano conosciuto personalmente. Si pregava anche l’arcangelo Michele, custode della nascente Chiesa contro il Maligno sempre in agguato: l’angelo dell’Apocalisse che sconfigge il diavolo con la spada sguainata, rassicurava il cristiano dei primi secoli, ancora accerchiato dai residui del paganesimo.
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Giunto dall’Oriente, dove San Michele era venerato (vi si costruivano santuari detti Michaelion), il suo culto si diffuse in Italia fin dall’inizio del V secolo: il Liber pontificalis ricorda la basilica al settimo miglio della via Salaria, sulla collina del Giubileo, detta Mons Sancti Angeli fino al XVI secolo.
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Nel Medioevo la ricerca della salvezza spirituale tramite il viaggio divenne una ragione di vita per un'immensa folla di cristiani. Al punto che la concezione cristiana della vita si basava su un lungo peregrinare verso la liberazione dai peccati e dal dolore. D’altra parte lo stesso Cristo aveva esortato i fedeli dicendo: “Camminate, mentre avete la luce, perché le tenebre non vi sorprendano”. Un cammino che doveva avere una meta poiché Cristo rassicurava il pellegrino stanco con le sue parole di incoraggiamento: “Chi persevererà fino alla fine sarà salvato”.
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L’uomo medievale si sente costantemente un pellegrino su questa terra, viaggiando verso i luoghi della fede alla ricerca della Patria Celeste: in un primo momento a Gerusalemme, sulle orme della Passione di Cristo, e verso le Tombe di San Pietro e di San Paolo a Roma; in seguito si diffusero i pellegrinaggi al santuario di Monte Sant'Angelo in Puglia, consacrato all’arcangelo Michele nel V secolo, e a Santiago di Compostela nel nordovest della Spagna, dove, nel IX secolo, venne trovata l’urna con le presunte spoglie dell’apostolo Giacomo il Maggiore.
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Fra questi antichi itinerari il più battuto, almeno fino al XIV secolo, partiva da Santiago di Compostela e, passando dalla Francia, giungeva a Roma; poi, lungo lo stivale italico, arrivava a Monte Sant'Angelo, nella punta del Gargano, e dai porti pugliesi terminava, via mare, in Terra Santa. Numerosi sono i graffiti e le iscrizioni di varie epoche trovati nel santuario pugliese con i nomi dei pellegrini preceduti da una croce: dopo aver visitato Roma e Compostela, si accingevano a raggiungere Gerusalemme.
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Il santuario di Gerusalemme, quello dell’arcangelo Michele e i santuari di San Pietro a Roma e di San Giacomo di Compostela, in Spagna, rappresentavano i principali itinerari medievali, intorno ai quali si sviluppavano la spiritualità e la fede cristiana.
Il concetto di pellegrinaggio è, dunque, in stretto rapporto con il concetto di santuario, essendo il primo elemento integrante del secondo: il pellegrino ha bisogno del santuario e il santuario ha bisogno del pellegrino. In particolare, occorre sottolineare come, per i cristiani, il santuario sia legato alla Madonna, essendo Ella legata a Cristo. Non esiste infatti al mondo alcuna chiesa cattolica che non sia dedicata a Maria o in cui non vi sia un altare, una statua, un quadro in suo onore.
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La vita dei santi, in duemila anni di cristianesimo, ha scritto nella storia della Chiesa le sue pagine migliori: per rimanere in Italia basti pensare a Sant'Ambrogio e San Gregorio Papa, San Benedetto e Santa Scolastica, San Francesco e Santa Chiara, San Domenico e Sant’Antonio e inoltre tutti i santi del Rinascimento a partire da San Filippo Neri, fino ai più grandi santi più vicini al nostro tempo, tra i quali spiccano le figure di San Giovanni Bosco, San Giuseppe Benedetto Cottolengo e San Leonardo Murialdo. È infine doveroso menzionare le innumerevoli fondatrici di Congregazioni e le suore dedite all’accoglienza dei poveri e alla cura degli anziani e degli ammalati. Le loro istituzioni sono divenute santuari e le loro tombe meta di pellegrinaggio e di ricerca interiore.
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martedì 12 ottobre 2010

IL VIAGGIO IN TERRA SANTA DELLA PELLEGRINA EGERIA

Nicoletta Natalucci, docente di Filologia classica presso l’Università degli Studi di Perugia ha curato il nuovo libro “Pellegrinaggio in Terra Santa”.
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Ambientato nel IV secolo, in concomitanza con l’edificazione delle basiliche costantiniane e la restaurazione della Gerusalemme cristiana, tratta il fenomeno dei pellegrinaggi.
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Per scelta personalissima dell’autrice, tra le pagine si moltiplicano scritti di genere vario (resoconti di viaggio, lettere di pellegrini, “guide” per itinerari geografici e liturgici) tra cui l’Itinerarium Egeria, resoconto in forma epistolare di un viaggio in Terra Santa.
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Egeria, una pellegrina proveniente dall’estremo Occidente dell’impero (è incerto se si tratti di una monaca, di una gran dama o di una donna di più umili origini), vi descrive la visita al Sinai, il tragitto sulle tracce dell’Esodo, l’ascesa del monte Nebo, i viaggi a Carneas e in Mesopotamia, il ritorno a Costantinopoli e la sosta al martyrium di Santa Tecla. Nella seconda parte del suo racconto annota con minuzia gli usi liturgici della Chiesa di Gerusalemme.
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Quest’edizione presentata si basa su quella di Franceschini-Weber, aggiornata con i contributi critici più recenti e con una nuova lettura del manoscritto originale (manoscritto Aretinus).

Il moltiplicarsi dei pellegrinaggi in Terra Santa rende il volume singolarmente attuale e interessante.

http://www.libreriacoletti.it
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CLAREL. POEMA E PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA

"Clarel" è senz'altro la meno conosciuta fra le grandi imprese di Melville. Ma si sa che la sua opera non delude mai ed è piena di rivelazioni anche negli angoli più riposti.
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Certo, però, il poema non si presentava di facile accesso: un epos gnostico, diciottomila versi suddivisi in centocinquanta canti, irti di allusioni e significati occulti.
Occorreva un maestro dell'esegesi melvilliana, nella persona di Elémire Zolla ("fra i grandi mi tiene inesorabilmente avvinto Herman Melville"), per avere l'ardire di avvicinarsi a questo scosceso massiccio poetico, traducendone quelle parti che fanno "trasalire alla lettura" per la loro "virtù profetica".
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Una virtù che si spinge fino a evocare scenari della nostra storia recente, dove comunismo, Chiesa di Roma e liberalismo si contrappongono, mentre ben chiara agli occhi di Melville, in tutto il poema, è la visione della futura società di massa. Così questa complicata storia di un pellegrinaggio in Terra Santa diventa anticipazione visionaria, densa di temi esoterici.
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Tale "facoltà di veggenza Melville l'aveva acquistata ad un prezzo glorioso: rinunciando del tutto a parteggiar, ad agire. Egli non porge insegnamenti, precetti sociali o politici, ma spicca il suo volo di civetta 'dopo' la giornata operosa e ingannevole, 'dopo' la fantasmagoria degli atti cui si è piegati dalla forza dell'illusione o dal ricatto della dura necessità. Egli parla ai nostri attimi di pace, di indifferenza, di sovranità; lascia che risuonino tutte le voci, e le estreme di preferenza, quelle che negano ogni senso (mondano) alla vita; permette a ogni germe di crescere e di offrire alla mente il suo frutto: nulla reprime. E' un eroe gnostico".

Autore: Herman Melville

Clarel. Poema e pellegrinaggio in Terra Santa

Editore: Adelphi
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lunedì 11 ottobre 2010

PELLEGRINAGGI IN TERRASANTA

Un’emozionante viaggio da compiere almeno una volta nella vita è quello in Terra Santa.

L’aggettivo “Santa” si riferisce al significato spirituale di quella terra, per Cristiani, Musulmani ed Ebrei. Per i Cristiani si tratta della terra in cui è nato, morto e risorto Gesù; per i Musulmani è la terra in cui Maometto giunse al termine di un miracolo viaggio notturno che lo fece poi salire al Cielo mentre per gli Ebrei è quella terra promessa nella quale si trovano le città di Gerusalemme e Hebron.

Moltissime negli ultimi anni le agenzie che si specializzano in veri e propri viaggi o pacchetti viaggio per gruppi, nella Terra Santa. I pacchetti solitamente comprendono voli di linea o charter, sistemazione in hotel internazionali, trasferimenti e visite ai luoghi di culto, con guida in lingua Italiana e assistenza diretta e continua durante tutto il tour.

Scoprirete che la Terra Santa è un luogo ricco di fascino e mistero, ponte di incontro tra la cultura occidentale e quella orientale. Meta preferita tra migliaia di pellegrini e visitatori che desiderano entrare in contatto con il Divino, da non perdere sono la Chiesa del Santo Sepolcro, Betlemme, la città natale di Cristo, il Muro occidentale del Tempio di Gerusalemme e la Cupola della Roccia.

Per maggiori informazioni: http://www.abbeytravel.it/
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