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mercoledì 16 novembre 2011

PELLEGRINAGGIO NELLA TERRA DELLA BIBBIA

20-27 OTTOBRE 2011

Gerusalemme - Muro occidentale
 La Terra Santa ci accoglie con un clima di fine estate, che piacevole sensazione questo caldo abbraccio al nostro arrivo! Abbiamo affrontato una lunga giornata di viaggio (soprattutto per chi è partito da Bardonecchia!) e il tramonto su Gerusalemme visto dal Monte Scopus è un vero regalo e segno di buon auspicio per i giorni a venire.
La città santa è gremita di gente, durante le visite ci rendiamo conto dei tanti turisti presenti e degli abitanti che continuano le loro faccende quotidiane, Gerusalemme è di tutti e nessuno si sente straniero né di troppo. Questa sensazione di trovarsi in un luogo davvero  multi culturale si rende ancora più evidente il venerdì quando, insieme a cristiani di altre nazioni, riviviamo la via Crucis pregando lungo la Via Dolorosa fino al Santo Sepolcro. Qui possiamo assistere alle preghiere e processioni dei religiosi dei diversi riti presenti nella Basilica che è un po’ la “casa” di tutti, o almeno, dovrebbe esserlo. Il condizionale è d’obbligo perché è purtroppo evidente la difficoltà di convivenza tra i cristiani di diverso rito!

Beatitudini sul Lago di Tiberiade
Lasciata Gerusalemme, proseguiamo per Nazareth, luogo dell’Annunciazione,  sulle sponde del Lago di Tiberiade, scenario dei più importanti discorsi e miracoli di Gesù, al Monte Tabor, dove Cristo risorto apparve trasfigurato davanti a Pietro, Giacomo e Giovanni. In tutti questi luoghi riviviamo intensamente i racconti degli evangelisti.
 Il nostro pellegrinaggio si conclude al Monte Carmelo, collocato in una posizione dominante Haifa e il suo mare, il santuario è celebre per la presenza della grotta del profeta Elia e per essere luogo in cui ebbe origine l’ordine dei Carmelitani il cui fondatore, Simone Stock, ricevette dalla Madonna durante ad un’apparizione, il celebre scapolare.

La settimana scorre veloce in un’atmosfera di amicizia e condivisione che rende ancora più bello il nostro viaggio.

Rientriamo a Milano con quella luce ci ha accompagnati per una settimana, con quella Luce che rimarrà dentro di noi.

giovedì 24 marzo 2011

Ricordi di viaggio: Pellegrinaggio nella Terra della Bibbia


Nella Terra della Bibbia

Israele e Territori Palestinesi 7-14 marzo 2011

Si parte per un viaggio con la speranza di arrivare a destinazione e trovare il cielo sereno e un tiepido sole che illumini le bellezze del posto che stiamo per visitare.
Arrivati a Nazareth ci siamo resi conto che le nostre aspettative non sarebbero state soddisfatte! Marzo è arrivato in Israele con un cielo carico di nuvole e un’aria ancora invernale…
Di certo il primo impatto non è stato dei migliori, non fa mai piacere dover aprire l’ombrello quando si è in viaggio e il clima può davvero cambiare il nostro umore e la nostra predisposizione in ciò che stiamo vivendo..
Eppure, dopo un primo momento di sconforto, ho provato a cambiare sguardo… ad osservare con altri occhi il paesaggio che avevo davanti e ho scoperto che la pioggia può regalare alle città un fascino non meno accattivante di quello sa dare il sole.
Tutto questo l’ho visto anche pensando al periodo nel quale abbiamo intrapreso il nostro viaggio.
Il pellegrinaggio in Terra Santa si è svolto infatti all’inizio della Quaresima, periodo in cui la Chiesa invita alla conversione, alla riflessione, al pentimento. In un certo senso ci viene chiesto di rivedere la nostra vita sotto un’altra luce; di rivalutare le nostre scelte, i nostri atteggiamenti, di prendere coscienza delle nostre fragilità, dei nostri errori.
Così, visitando i luoghi in cui Gesù è nato e vissuto, ho potuto davvero fare questo cammino sui suoi passi e dentro la mia vita; il cielo grigio non era più ciò che mi impediva di godere delle bellezze di questa terra, era al contrario ciò che mi consentiva di sentire ancora più intensamente quello che lì è avvenuto duemila anni fa e che oggi si riflette nella mia vita…
Una vita in cui il cielo è a volte grigio, ma sofferenze e preoccupazioni vengono portate via dalla pioggia …e rifiorisce la speranza.