20-28 febbraio
DAMASCO –MA’LOULA-ALEPPO-ANTIOCHIA-TARSO-EFESO-ISTANBUL
Apro la porta di casa e poso la valigia…sorrido. La mia famiglia mi accoglie, tutti vogliono sapere cosa ho visto durante il viaggio, quali emozioni ho provato lungo le strade che ho percorso.
E’ sempre difficile soddisfare questa curiosità a parole. Posso descrivere i luoghi, raccontare aneddoti, cercare di riassumere quanto ho imparato… ma la prima frase che mi viene da dire è sempre : “ Dovete andarci! Dovete vedere con i vostri occhi le meraviglie di quelle terre!”
Tuttavia questo non basta, certo… chi è rimasto a casa sogna di carpire e fare propria almeno una piccola parte di quella fantastica esperienza che ha vissuto chi ha viaggiato. Cerco allora di mettere ordine nelle immagini che si affollano nella mia mente e di rispondere a questa domanda:
“ Cosa non dimenticherai mai di quelle terre?”
Otto giorni di viaggio lungo le strade percorse da San Paolo, nei posti che hanno visto nascere le prime comunità cristiane e nei quali oggi la Chiesa è molto spesso costretta a vivere in silenzio. Lungo il nostro viaggio, da Damasco a Istanbul, abbiamo potuto incontrare testimoni di un cristianesimo che non si arrende, che cerca la convivenza con una popolazione a maggioranza musulmana. Se questo sembra possibile in Siria, non si può dire lo stesso della Turchia, dove i religiosi sono spesso ostacolati e minacciati. Non dimenticherò le parole delle Suore di Tarso che, nonostante l’assenza di cristiani, non vogliono si spenga la luce del Santissimo e cercano di resistere in una città nella quale non conviene dichiarare apertamente la propria identità di religiose. Il loro coraggio, come quello dei salesiani e dei cappuccini incontrati in altri luoghi, è commovente. Lontani dal voler fare proselitismo e dal combattere l’Islam, restano come punto di riferimento per le piccole comunità cristiane ancora presenti, per i giovani e per le famiglie bisognose.
Non dimenticherò i luoghi che abbiamo visto, l’architettura araba delle Moschee e il fascino malinconico della voce del muezzin che chiama i fedeli alla preghiera. Non capisco le sue parole, ma in qualche modo sento che parla all’anima.
Non dimenticherò la cittadina romana di Efeso che, splendidamente conservata, brillava sotto il sole di febbraio… Nonostante si trattasse di un sito archeologico, una città morta, mi sembrava straordinariamente viva!
… Così come i coloratissimi suk, i mercati che in ogni città brulicano di vita, di voci e di odori .. con le loro spezie, le loro stoffe e i sorrisi di chi ti invita ad acquistare.
Potrei aggiungere molte altre cose… è stato un viaggio intenso e ogni luogo mi ha lasciato ricordi indimenticabili…ricordi che è bello condividere con i propri compagni di viaggio.
E’ per questo che ho rivolto loro questa stessa domanda:
“Cosa non dimenticherete di questo viaggio?” … mi hanno risposto così:
- La suggestione dei luoghi, in particolare Basilica di S Simeone. Efeso e la Casa di Maria. L’incontro con la presenza cristiana di oggi, molto toccante. La profondità dell’esperienza con la serenità del clima
-L’incontro con i testimoni del cristianesimo di oggi. Il loro coraggio.
-L’accoglienza degli abitanti del posto
-E’ statta un’esperienza inaspettata, una sorpresa bellissima da ricordare
-La situazione della Chiesa, in grave sofferenza. I paesaggi, differenti e belli. La cordialità dei confratelli salesiani. I monumenti..la chiesa di S. Simeone lo stilita e Istanbul
- Le testimonianze delle suore e dei cappuccini. L’immersione nella cultura attraverso i suk.
- Le testimonianze vive di cristiani che vivono come minoranze o in difficoltà di espressione
- La mancanza della libertà religiosa
- Efeso, la sua passata grandezza e l’importanza per il cristianesimo e per la prima comunità cristiana. Il porto di Seleucia, da cui partì Paolo.La casa della Madonna.La chiesa del Salvatore in Chora
- I volti dei testimoni incontrati. La natura e i siti archeologici. La ricchezza storica del passato e la vitalità del presente
- La presenza umile e semplice di piccole comunità cristiane. La convivenza rispettosa fra le varie religioni, anche se non sempre facile. La suggestiva casa di Maria e la Grotta di pietro. La bellezza di Santa Sofia e la Moschea blu.
- Della Siria il fascino e la cultura. Della Turchia il contatto tra oriente ed occidente.
- Il monastero di San Simeone, luogo suggestivo, capace di far riflettere
- La situazione in cui si trovano le comunità cristiane e la loro squisita ospitalità. La suggestione di alcuni siti archeologici.
Questo è quello che non dimenticheremo... e che, forse, molti di noi sognano di poter rivedere presto!
1 commento:
Molto bene, grazie anche alla perfetta organizzazione, alla competenza e professionalità delle varie guide. Complimenti!
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