GOZO - L'isola che incanta
Secondo la leggenda, Gozo è l'isola di Ogygia, dove la ninfa Calipso trattenne per sette anni l'eroe greco Ulisse, promettendogli l'immortalità se fosse stato con lei per sempre. Ancora oggi si può vedere la grotta dove la ninfa, sempre secondo la leggenda, viveva, in prossimità della rinomata spiaggia di Ramla. Intorno alla caverna non c'é alcuna abitazione a causa di una leggenda secondo la quale dentro la grotta ci sarebbe ancora lo spirito di Ulisse che produrrebbe strani lamenti.
Il destino di Gozo è stato legato a Malta per millenni, sin dal Neolitico; infatti il tempio di Ggantija a Gozo è simile a quello di Malta. Al tempo dei Romani Gozo era sotto lo stesso protettorato di Malta mentre nel Medioevo si autogovernò dal tempo dei Normanni fino all'arrivo dei Cavalieri di San Giovanni.
Lo stesso nome "Gozo" è la chiave per scoprire la sua storia. Fu probabilmente chiamata Gwl, dai Fenici , nome delle loro particolari imbarcazioni. I Greci ed i Romani cambiarono il nome rispettivamente in Gaulos e Gaudos, Aragonesi e Castigliani, che governarono l'isola diversi secoli dopo, ne cambiarono il nome in Gozo.La popolazione locale è abituata ad usare il nome maltese Ghawdex, che si pronuncia "audesh".
I Gozitani, da sempre restii alle imposizioni degli stranieri, hanno sempre chiamato la loro capitale con il nome arabo Rabat, anche quando gli inglesi le cambiarono nel 1897 il nome in Victoria, in onore della Regina Vittoria.
Gozo è famosa per i templi di Ggantija a Xaghra, uno dei siti più importanti al mondo risalente al 3600-3200 a.C. A causa delle dimensioni gigantesche dei megaliti, nei secoli passati, alcune persone del posto ritenevano che i templi fossero opera dei giganti. Il sito particolare di Gozo conferma questa antica leggenda: il suo nome, Ggantija, significa gigante in maltese.
Il complesso megalitico di Ggantija è formato da due templi circondati da un massiccio muro di confine in comune, costruito usando alternativamente mattoni di punta e mattoni di piano, con alcuni dei megaliti che superano la lunghezza di 5 metri e il peso di 50 tonnellate. Costruito con blocchi grezzi di calcare corallino, ciascun tempio contiene cinque absidi collegate da un corridoio centrale che conduce alla sezione trilobata più interna.
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