giovedì 23 giugno 2011

ISRAELE E GIORDANIA 31maggio-9 giugno 2011 DIARIO DI VIAGGIO


Il cielo di Torino ci da un benvenuto non troppo caloroso.. nuvole e pioggia mi fanno rimpiangere ancora di più il rientro dopo  un bellissimo viaggio sotto il cielo azzurro della Terra Santa.
10 giorni tra Israele e Giordania per visitare i luoghi in cui Gesù ha vissuto e predicato, quei luoghi in cui sono nate le prime comunità cristiane.
 Martedi 31/5/11
Il nostro pellegrinaggio inizia dal nord; atterrati a Tel Aviv ci trasferiamo infatti  in Galilea, facendo una breve sosta a Cesarea per vedere il famoso acquedotto.  Arrivati a Nazareth presso l’istituto francescano scopriamo di essere proprio davanti alla Basilica dell’Annunciazione..che emozione aprire la finestra e vedere la facciata della chiesa!
 



Mercoledi 1/6/11
La nostra guida, don Gianni Zappino ci conduce  in visita alla Basilica dove possiamo ammirare le tantissime raffigurazioni della Vergine arrivate da tutto il mondo e la grotta dove si ricorda l’incontro di Maria con l’Arcangelo Gabriele. A Nazareth sono inoltre visitabili resti delle case dei tempi di Gesù; la loro conformazione ci aiuta a rivedere la celebre pagina del Vangelo sulla natività. La Sacra Famiglia non ha avuto difficoltà nel trovare posto in “albergo”, ma nell’alloggio, cioè nella parte della casa in cui si viveva; gli era invece stata data ospitalità nella stalla, nella zona più interna e riparata della casa.
Lasciamo Nazareth per recarci al monte Tabor, saliamo con piccoli pulmini e raggiungiamo il piazzale della Chiesa della Trasfigurazione, qui Gesù, in presenza di Pietro, Giacomo e Giovanni,  si trasfigura nel corpo e nel volto manifestando uno straordinario splendore. Accanto a lui compaiono Mosè ed Elia; a questa visione Pietro dice : “Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia”.
Prima di rientrare a Nazareth ci fermiamo a Cana e nella chiesa che ricorda il miracolo della trasformazione dell’acqua in vino, tutte le coppie rinnovano le promesse nuziali, per i signori Antonio e Antonia è un privilegio trovarsi in questo luogo proprio nel giorno del loro 45° anniversario!
 Giovedi 2/6/11
Ci spostiamo verso il lago di Tiberiade e come gli apostoli ci imbarchiamo per compiere la traversata. Sulle rive del lago visitiamo luoghi fondamentali della vita di Gesù : il monte delle Beatitudini;  Tabgha, luogo in cui si compì il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci e in cui si ricorda il primato di Pietro; Cafarnao, città in cui  il Messia  visse lungo tempo dopo aver lasciato Nazareth e dove possiamo vedere, oltre ai resti della casa di Pietro, il sito archeologico dove furono rinvenuti alcuni quartieri della città risalenti al periodo di Gesù.
Nel pomeriggio inizia il nostro spostamento verso sud per raggiungere Gerusalemme. Facciamo però due importanti soste : Yardenit, punto in cui il fiume Giordano esce dal lago di Tiberiade e che in passato veniva indicato come luogo del battesimo di Cristo; Gerico, famoso villaggio che conserva un sicomoro millenario, simile a quello sul quale Zaccheo salì per poter vedere l’ingresso di Gesù nel paese.
Verso sera saliamo a Gerusalemme e con il sole che tramonta rimaniamo a bocca aperta ammirando la vista di questa città senza tempo.
Venerdi 3/6/11
Ci spostiamo nella parte nuova della città per visitare il museo dell’olocausto “Yad Vashem”. Iniziamo con la sala dedicata alle migliaia di bambini deportati e uccisi. La sala buia, piena di piccole luci riflesse e nella quale riecheggiano i nomi, le età e le nazionalità delle vittime, crea un senso di smarrimento, di terrore, forse qualcosa di simile a ciò che provarono tutte quelle persone. L’intero museo ci mette davanti alla cruda realtà di quel periodo, alla follia umana che ha annientato corpi e anime innocenti.
Le visite proseguono con il parlamento (la Knesset), la Menorah, grande candelabro a sette bracci, simbolo della fede ebraica e il Museo del Libro dove sono esposti i manoscritti del Mar Morto rinvenuti a Qumran.
Ci spostiamo nella città vecchia per il pranzo, attraversando l’affollatissimo Muristan con il suo mercato coperto.  Il pomeriggio andiamo alla scoperta della Sion cristiana dopo aver dato uno sguardo dall’alto della terrazza del convento dei Maroniti. Visitiamo il cenacolino e poi ci inoltriamo nel quartiere ebraico per giungere al muro del Pianto proprio poco prima dell’inizio dello Shabbath, il giorno di riposo che inizia al tramonto del venerdi e prosegue per tutto il sabato. I giovani sono gioiosi, ridono e cantano per le strade, noi ci avviciniamo al  Muro dove troviamo uomini e donne che pregano in zone separate ma con la stessa intensità, e con quello stesso movimento del corpo che rende ancor più viva la loro invocazione. Il nostro pomeriggio si conclude al Santo Sepolcro, con la celebrazione dell’Eucarestia in un luogo fortemente suggestivo.
Sabato 4/6/11
Riprendiamo le visite dal luogo del tradimento di Pietro, chiamato S.Pietro in Gallicantu. Ci spostiamo poi verso il Monte degli Ulivi facendo una sosta a Betfage, luogo in cui Gesù prese l’asinello per scendere a Gerusalemme il giorno “delle Palme”. Qui abbiamo occasione di vedere tombe risalenti all’epoca di Cristo che ci aiutano a immaginare cosa videro le donne che il giorno di sabato si recarono al Sepolcro. Spostandoci verso il monte degli Ulivi ci rechiamo al luogo dell’Ascensione e successivamente alla Chiesa del Pater; qui si ricorda il momento in cui Gesù insegnò la preghiera del Padre Nostro, che infatti è scritta alle pareti in tutte le lingue del mondo…anche in piemontese!
Nel pomeriggio visitiamo la Basilica dell’Agonia, collocata accanto al giardino del Getzemani. Qui Gesù visse momenti di terribile angoscia prima di essere consegnato nelle mani dei soldati; ripensare a quel momento, alla dimensione terrena di quel Dio fatto uomo e alla sua capacità di accogliere e compiere la volontà del Padre, fa sì che nella mia mente e nel mio cuore io mi renda conto dell’immobilità a cui porta la paura… vincerla porta a nascere nuovamente, a risorgere.
Poco distante troviamo la Tomba della Vergine, chiesa greco-ortodossa in cui si ricorda la morte di Maria. Le nostre visite continuano passando dalla Porta di Santo Stefano per raggiungere la chiesa di Sant’Anna con accanto la piscina probatica e l’Ecce homo, luogo in cui Gesù venne processato e condannato a morte da Ponzio Pilato. Proseguiamo il nostro percorso lungo la stretta Via Dolorosa per giungere al Santo Sepolcro e visitare il Calvario e la Tomba di Gesù  con un momento di raccoglimento e preghiera personale.
Domenica 5/6/11
Partiamo per andare verso sud e raggiungere la fortezza di Masada. A vederla da sotto si rimane stupefatti…così come quando dall’alto si ammira la distesa del Mar Morto e il deserto che lo circonda. Ci addentriamo nella città fortezza cercando di ricostruire, insieme alla nostra guida, quella che era la vita di chi in questa rocca abitava. Leggendo il discorso di Eleazar, ricostruito da Giuseppe Flavio in “La guerra giudaica”, riviviamo la resistenza degli ebrei durante l’assedio romano e il sacrificio supremo fatto per evitare di cadere nelle mani dei nemici.
Il nostro percorso prosegue avvicinandoci al Mar Morto per giungere a Qumran, località famosa per la scoperta, nel novecento, dei noti rotoli del Mar Morto. Dopo la sosta per il pranzo e , per qualcuno, la curiosa esperienza di un bagno in acque la cui salinità consente di galleggiare senza alcuno sforzo, rientriamo a Gerusalemme per completare le visite della Sion cristiana. Il Cenacolo, luogo in cui Gesù condivise con gli apostoli l’ultima cena, e la Dormitio, chiesa realizzata proprio dove si ritiene che Maria cadde in un sonno profondo; la tradizione cristiana non parla infatti di “morte” riferendosi alla Vergine.
Lunedi 6/6/11
Partiamo di buon mattino per raggiungere la Giordania. Superata la frontiera ci attende Ayman, la guida giordana. Con lui ci rechiamo a pochi km dal confine, a Betania, sulle rive del Giordano, dove Giovanni Battista battezzò Gesù. Saliamo poi al Monte Nebo, da dove, come Mosé, possiamo vedere la Terra Santa, quella Terra che Dio aveva promesso al popolo eletto. Qui oltre ai mosaici rinvenuti grazie agli scavi promossi da Padre Piccirillo, troviamo la scultura “I serpenti di rame” che rappresenta il bastone di Mosè, guardando il quale, il popolo di Israele si salvava dal  morso dei serpenti incontrati nel deserto. Prima di spostarci verso Petra facciamo sosta per la visita a Madaba, dove, nella Chiesa di San Giorgio, possiamo vedere sul pavimento il mosaico bizantino noto come Mappa di Terrasanta, poiché raffigura l'itinerario per raggiungere Gerusalemme attraverso oltre centocinquanta località. La presenza di alcuni importanti edifici, come il Santo Sepolcro, costruito nel 543, hanno permesso di ipotizzare una datazione. Infatti il mosaico è stato completato nel 560
 Martedi 7/6/11
Dopo una notte di riposo nel bellissimo hotel di Wadi Musa, ci prepariamo alla visita del sito archeologico di Petra. Ayman ci conduce alla scoperta di una città alla quale si accede attraverso il suggestivo siq, il canyon creatosi in seguito a terremoti e inondazioni. Al nostro arrivo davanti al Tesoro del Faraone, celebre monumento scavato nella pietra, rimaniamo a bocca aperta; lo stupore ci accompagna per il resto della visita mentre ci rechiamo alle tombe reali e alla chiesa bizantina. Oltre alla polvere rossa, Petra ci lascia addosso tutti gli anni di storia che le sue pietre raccontano.
Nel pomeriggio, nonostante la stanchezza, ci spostiamo a qualche km da Petra per visitare il castello crociato di Shobak dove tra le rovine troviamo resti di una chiesa, una cappella crociata e un palazzo Ayyubida. La maggior parte di ciò che è ancora visibile oggi risale al restauro dei Mammalucchi del XIII secolo, tra cui spicca un bel fregio in calligrafia araba che si trova attorno alle mura.
Mercoledi 8/6/11
Lasciamo la Giordania per rientrare in Israele. Ci dirigiamo a Betlemme passando dal check point che consente il passaggio attraverso il muro divisorio tra il territorio d’Israele e quello palestinese. Una parete di cemento grigio che si snoda per 725 km, simbolo della differenza, della diffidenza, ostacolo alla violenza e al tempo stesso fonte di tensioni sempre maggiori.
Entrati in Betlemme raggiungiamo la Basilica per la visita al luogo della Natività. La chiesa, custodita dagli ortodossi, ci appare subito un po’ trascurata, sembra impossibile che il luogo in cui si ricorda la nascita del Salvatore sia così poco luminosa… entriamo nel passaggio che conduce alla grotta della Natività, un luogo raccolto dove sul pavimento una stella d’argento riporta  incisa, in latino, la frase «Qui dalla Vergine Maria è nato Cristo Gesù».
Giovedi 9/6/11
La nostra ultima mattinata la passiamo a Gerusalemme. Ci rechiamo alla porta dei Maghrebini per accedere alla Spianata delle Moschee. Superati i controlli ci troviamo davanti alla stupenda Cupola della Roccia, santuario considerato una delle moschee più importanti per il mondo islamico. La bellezza delle maioliche azzurre che la decorano è indescrivibile, così come il contrasto tra il dorato della cupola e l’azzurro del cielo che la incornicia. Siamo costretti ad ammirarla solo esternamente perché purtroppo  da alcuni anni è consentito l’ingresso solo ai musulmani che si recano in preghiera. Sappiamo però che al suo interno, oltre alla bellezza delle decorazioni, si trova la roccia da cui, secondo la tradizione islamica, Maometto ascese al cielo per ricevere la rivelazione divina.
Ritorniamo alla porta di Giaffa per visitare la Cittadella, sito archeologico anche noto come Torre di Davide. Il museo presenta la storia di Gerusalemme ripercorrendo gli eventi più rilevanti che si sono succeduti, dalle prime testimonianze dell’esistenza della città, nel secondo millennio a.C., fino al momento in cui è diventata capitale dello Stato d’Israele.
Con questa ultima visita e la celebrazione conclusiva presso la chiesa di Notre Dame portiamo a termine il nostro viaggio pellegrinaggio in Terra Santa di cui porteremo negli occhi e nel cuore un vivo ricordo.

1 commento:

Egidio Giovanna ha detto...

Abbiamo letto il diario del viaggio in Israele e Giordania e ci è sembrato di riviverlo purtroppo solo in lettura e non dal vivo! Sono comunque vive quelle emozioni provate sui luoghi, nel rivedere le foto e saremmo pronti a ripartire anche domani! Grazie ancora per l'ottima organizzazione, per la gentilezza e disponibilità dimostrata e assicuriamo che faremo buona pubblicità alla vostra agenzia a tutti coloro che ci chiederanno nformazioni. Un caro saluto a Valeria e Giorgio da Egidio e Giovanna